Evidence-based Medicine in Mood Disorders (Lundbeck Institute Seminar)
La Depressione (Dr. M.Capriotti, specialista Neurologo)
Questo Master di Copenaghen, è stato un ottimo confronto tra gli specialisti di diversi paesi Europei, nell’affrontare in modo pratico, con didattica interattiva, la diagnosi e la terapia, dei Disturbi dell’Umore e delle Psicosi.
La depressione è una patologia ad elevato impatto sociale, perchè interferisce con la qualità della vita. Ha inoltre, un ulteriore impatto negativo a livello socio economico in quanto genera costi elevati, sia diretti che indiretti, con perdita di produttività inclusa. Essa si presenta con un corteo sintomatologico caratterizzato da umore depresso, perdita di piacere o interesse, sentimenti di colpa, bassa stima di sé stessi, disturbi del sonno o dell’appetito, perdita di energia e di concentrazione.
La depressione si presenta spesso in comorbidità con altre patologie, come ad esempio ansia, disturbi cardiovascolari e cancro. I risultati di uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella Medicina Generale mostrano infatti che il 38% dei pazienti con depressione presenta in comorbidità disturbi d’ansia, e il 45% dei pazienti con disturbi d’ansia presenta in comorbidità depressione. Altri studi riportano che la depressione si presenta in comorbidità in più del 33% dei pazienti che soffrono di infarto del miocardio. La comorbidità con la depressione è elevata anche nei pazienti oncologici: si stima che il 25-40% dei pazienti ammalati di cancro soffrono anche di depressione.
Nell’arco della vita, il rischio di soffrire di almeno un episodio di depressione maggiore è del 10-25% nelle donne e del 5-12% negli uomini, con una prevalenza del 5-9% per le donne e del 2-3% per gli uomini.
La diagnosi di depressione, per tutta una serie di motivi (l’assistito non consulta il proprio Medico di Medicina Generale, sintomatologia fuorviante, etc.) non è così agevole come in teoria sembra. Nell’ambito della Medicina Generale, uno studio internazionale dell’OMS ha stimato la prevalenza di depressione pari al 10.4%. Lo stesso studio ha evidenziato che il riconoscimento di un disturbo depressivo o di ansia avviene solo nella metà dei pazienti affetti, e tra questi pazienti la metà non riceve un adeguato trattamento farmacologico. Eppure è curabile.
Da un punto di vista economico, gli studi riportati in letteratura si concentrano maggiormente sulla spesa derivante dalla patologia depressiva diagnosticata in maniera appropriata, ma non sono molti i dati disponibili riguardanti i costi associabili alla ritardata diagnosi. D’altra parte è riportato che la ritardata diagnosi e il trattamento non appropriato della depressione contribuiscono all’incremento dei costi di questa patologia; l’impatto economico è stato stimato essere pari a 44 miliardi di dollari l’anno negli Stati Uniti. E’ indubbio che la conoscenza dettagliata dei costi diretti – compresi quelli dovuti a diagnosi ritardata e/o trattamento inappropriato - costituisce un dato importante e certamente da migliorare.
In Italia la corretta gestione della depressione costituisce e costituirà un importante impegno nella formazione della Medicina del territorio. Si stima infatti che siano affetti da depressione ben 3 milioni di persone, e 1 donna su 4 e 1 uomo su 10 ne siano colpiti nel corso della vita.